I ritardi e le frequenze In Algorithmics c'è un modulo denominato "ritardi". Con tale termine indichiamo l'intervallo estrazionale intercorrente tra la data di uscita di un numero, o una serie numerica e quello della sua ripresentazione. Numeri singoli, coppie per ambata, terzine per ambo e terno, coppie per la sorte di ambo, sono solo alcune delle elaborazioni possibili,sceverabili sia nel continuo che considerando la suddivisione in mesi dell'arco estrazionale. Ad esempio , quando diciamo che un numero, o un ambo ritarda da 120 estrazioni, significa evidenziare quanto tempo fa quel numero, o quell'ambo, ebbe a manifestarsi l'ultima volta. Con questa funzione potremo conoscere da quanto tempo manca all'appello un numero semplice oppure una combinazione numerica di interesse, come le cinquine pentagonali, le sestine esagonali, le cadenze, le decine, le figure...e non solo. Saremo noi a scegliere la ruota, saremo noi ad indicare per quale sorte vogliamo sia processata quella formazione numerica ed attraverso una semplice combinazione di tasti otterremo un risultato tabellare completo. Esso ci indicherà il ritardo attuale, quello max, il ritardo naturale o teorico ed anche la frequenza, che rappresenta l'alter ego del concetto di ritardo. L'importanza di queste notazioni risiede nella circostanza che molti ,piuttosto che inseguire i ritardi, pongono maggior fede nella frequenza. La correlazione con il modulo di costruzione della tecnica è evidente: infatti, una volta che avrete realizzato la tecnica ed ottenuto le eventuali previsioni in corso, accedendo alla funzione che stiamo discutendo potrete verificarne la frequenza o il ritardo e decidere se porle in gioco in base al personalissimo criterio col quale siete portati a scegliere le combinazioni.
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